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Raccomandazioni per la dimissione dopo ricovero per evento cardiologico
Raccomandazioni regionali per la dimissione e la comunicazione con il paziente dopo ricovero per un evento cardiologico
A fronte della considerevole riduzione della mortalità intraospedaliera dopo un evento cardiovascolare acuto che si è ottenuta anche nella nostra regione negli ultimi anni, la mortalità e il tasso di reospedalizzazioni nel periodo immediatamente successivo al ricovero restano elevate. In questo breve periodo ha quindi la massima importanza la collaborazione-comunicazione tra cardiologo e medico di medicina generale (MMG) per migliorare la continuità assistenziale.
I giorni immediatamente successivi all’evento, e soprattutto alla dimissione dall’ospedale, sono cruciali anche per il coinvolgimento del malato e per garantirgli le cure ottimali di cui ha bisogno. Essere colpiti da un evento cardiovascolare rappresenta infatti per il paziente (e i suoi familiari) un momento importante e delicato che, tra l’altro, comporta la necessita di utilizzare una serie più o meno numerosa di farmaci a tempo indefinito. E’ ben noto che spesso l’interruzione delle terapie preventive cardiovascolari avviene precocemente dopo l’evento acuto, cosi come è altrettanto noto che il mancato uso dei farmaci raccomandati facilita le recidive. Stiamo parlando di migliaia di eventi cardiovascolari potenzialmente evitabili, le cui conseguenze in termini di vite umane, sofferenze personali, costi sociali ed economici sono altissime.
E’evidente come una più adeguata organizzazione del lavoro e un migliore coordinamento tra specialista e MMG possano incidere in modo efficace su molte cause di scarsa continuità/aderenza terapeutica. In tal senso, il momento della dimissione dall’ospedale è divenuto cruciale, costituendo, sia per il paziente sia per il sistema sanitario, una potenziale criticità e una significativa condizione di vulnerabilità. Attualmente il passaggio tra degenza ospedaliera e rientro a domicilio sembra contrastare con l’efficacia dell’organizzazione del ricovero nella fase acuta, in quanto non è altrettanto strutturato sotto il profilo qualitativo. Se la dimissione non viene inclusa tra le attività “strategiche” del percorso di cura, il trattamento in acuto, per il quale sono state impegnate considerevoli risorse umane ed economiche, rischia di produrre un effetto circoscritto all’immediatezza, senza consolidarsi in risultati duraturi E’ pertanto indispensabile dedicare tempo e risorse al “momento dimissione”, creando una vera e propria “cultura della dimissione”.
A tale scopo con il DA 1286/14 sono state approvate “Raccomandazioni regionali per la dimissione e la comunicazione con il paziente dopo ricovero per evento cardiologico“. Delle raccomandazioni fanno parte integrante un modello strutturato di lettera di dimissioni, da utilizzare in tutte le strutture cardiologiche regionali, un Kit educazionale, da unire alla lettera, costituito da diverse schede (informazioni generale sulle malattie cardiache, sui fattori di rischio, sul riconoscimento dei sintomi, su quando rivolgersi al curante o al DEA, sul calendario dei controlli di follow up, sui farmaci prescritti, sulla loro importanza, sugli eventuali effetti collaterali, sulla necessità di non interrompere il trattamento, su dieta, esercizio fisico, fumo, stress, attività lavorativa, guida autoveicoli ed altro) e infine una check-list sulle informazioni fornite al paziente e ai caregiver, che, debitamente compilata, costituirà parte integrante della cartella clinica del paziente ricoverato per un evento cardiologico.
Le “Raccomandazioni regionali per la dimissione e la comunicazione con il paziente dopo ricovero per evento cardiologico” costituiscono, pertanto, il primo anello di congiunzione tra ospedale e territorio e rappresentano uno strumento essenziale per attivare una valida continuità assistenziale, migliorando la comunicazione tra cardiologo ospedaliero, cardiologo del territorio, medici di medicina generale e pazienti.
Allegato A: modello di lettera di dimissione strutturata e suoi contenuti standard
Allegato B: Kit educazionale
Raccomandazioni per la prevenzione secondaria cardiovascolare da unire alla lettera di dimissione costituita da diverse schede
a) scheda informativa generale sulle malattie cardiache, sui fattori di rischio e come affrontarli, sul riconoscimento dei sintomi e su quando rivolgersi al curante o al DEA, sul calendario dei controlli di follow up, sui contatti col centro)
b) scheda informativa generale sulla terapia: informazioni generali sui farmaci prescritti, sulla loro importanza, sugli eventuali effetti collaterali, sulla necessità di non interrompere il trattamento senza rivolgersi al curante, sui rischi della sospensione del trattamento;
c) scheda facilitativa sulla terapia con l’indicazione degli orari di assunzione dei farmaci
d) scheda dieta
e) scheda esercizio fisico
f) scheda fumo
g) scheda stress
h) scheda attività lavorativa
i) scheda attività sessuale
l) scheda guida autoveicoli
m) scheda per i familiari/caregiver
Allegato C: check – list sulle informazioni da fornire al paziente e ai caregiver alla dimissione (da accludere alla cartella clinica)
debitamente compilata, costituisce parte integrante della cartella clinica del paziente ricoverato per un evento cardiologico.
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