“Lettera di reclamo al contrario”. Testimonianza di un paziente dell’Umberto I di Enna

“Lettera di reclamo al contrario”

“Buon giorno.

Ormai in questa nostra società evoluta, e non sempre in versione positiva, in cui la facilità con un clic di arrivare a parlare, ad esprimere le proprie opinioni nei confronti di tutto e di tutti stando ben celati dietro ad un pc o ad uno smartphone, ci dà il coraggio o la superficialità di agire.

Ancora più spesso gli ospedali sono presi di mira e si legge spesso di lamentele o di reclami.

Non si legge mai del bene, dei casi di solo ringraziamento dando per scontato il lavoro di molti.

Così non è.

Io, Michele Seminara, dietro un pc, ma solo perché obbligato dalla malattia, scrivo oggi per fare arrivare ai diretti interessati, e spero a tutti anche fuori da qui, il piacere che ho di condividere il mio caso, la mia esperienza. Sono arrivato casualmente in questo ospedale senza alcuna conoscenza diretta, senza un aggancio, senza sapere che fine avrei fatto. Sono stato preso in carico da un reparto che mi ha seguito come fossi un personaggio importante, un vip da tutelare e coccolare e rimettere in piedi per interesse nazionale! E invece sono un impiegato, non sono famoso se non per i miei cari e sono stato rimesso quasi in piedi dalle cure di questi grandi professionisti ma non solo, anche dai loro modi, dalle loro attenzioni che mi hanno fatto pensare che avrei dovuto trovare necessariamente la forza di reagire, per dare soddisfazione al loro lavoro e inoltre non posso non considerare che se loro hanno tanto creduto in me perché mai non avrei dovuto fare lo stesso? Anche nei giorni più di sconforto in cui mi sono trovato. Hanno colmato la mancanza della mia famiglia che per precauzione non può tuttora starmi vicino fisicamente.

Hanno trattato la mia via come fosse preziosa. Alla fine mi sono convinto che è così. La vita, e non solo la mia, è preziosa e io ho avuto la fortuna di incontrare dei professionisti, dei medici e degli infermieri, che fanno il loro lavoro con passione non volendo credere e cedere al “tanto è anziano, tanto ha già altre patologie…da chi è raccomandato?” e hanno fatto del loro giuramento un modo di vivere e lo esprimono al meglio nel loro lavoro.

I miei complimenti, il mio plauso, il mio essere riconoscente va al Dott Di Venti, al Dott Scarpinato, al Dott Girasole, all’ Infermiera professionale Morgana, alla struttura ospedaliera che ancora mi ospita e che crede nella mia vita!

La mia è quindi una lettera di RECLAMO AL CONTRARIO.

Auguro a tutti di essere fortunati quanto lo sono io.

Buone feste

Michele Seminara, paziente dell’ospedale Umberto I di Enna.”

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