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Alcolismo
L’OMS ha defito l’alcolismo una malattia e il DSM5 lo definisce come “disturbo da uso di alcol”, una malattia cronica, recidivante e potenzialmente mortale. Tale disturbo è caratterizzato dall’incapacità del bevitore di astenersi dal consumare alcolici.
L’alcol è una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena e con la capacità di indurre dipendenza.
Al contrario di quanto si ritiene comunemente, l’alcol non è nutriente ma è una sostanza psicoattiva il cui consumo causa danni diretti alle cellule di molti organi, soprattutto fegato e sistema nervoso centralecon conseguenti alterazioni delle funzioni psichiche.
L’alcol è composto principalmente da una sostanza chimica chiamata “etanolo” che l’organismo attraverso il siste ma metabolico ha il compito di smaltire. Il sistema di smaltimento non è uguale per tutte le persone, ma varia in funzione del sesso, dell’età, dell’etnia e delle caratteristiche personali; non è completamente efficiente prima dei 21 anni ed è inefficiente sino ai 16 anni. Dopo i 65 anni si perde gradualmente la capacità di smaltire l’acol e la donna ha, indipendentemente dall’età, una capacità dimezzata rispetto all’uomo di smaltire la sostanza.
E’ possibile distinguere due tipi di intossicazione da lacol:
- ACUTA: riguarda gli effetti dell’assunzione di quantità di alcol eccessive (rispetto alla capacità di smaltimento del singolo individuo) in un tempo relativamente breve;
- CRONICA: riguarda le conseguenze dell’assunzione di bevande alcoliche continuata nel tempo con modalità e quantità tali da provocare danni al soggetto; gli effetti non si manifestano subito dopo l’assunzione, ma compaiono nel tempo, in modo graduale e spesso inapparente.
L’alcolismo è definito dalla contemporanea presenza di:
a) dipendenza psico-fisica come incapiacità di rinunciare al consumo di alcol (perdita di controllo nel consumo) e conseguente sforzo per procurarselo, dovuto all’irresistibile desiderio legato al piacere dell’assunzione (craving), con tendenza ad aumentare la dose per mantenere il medesimo effetto (tolleranza) e al timore dell’insorgenza della sintomatologia organica di privazione o astinenza;
b) cambiamento dello stile di vita caratterizzato dalla tendenza all’isolamento, dal deterioramento fino alla perdita delle abituali relazioni sociali;
c) problemi familiari, o comunque della rete sociale personale, di diversa entità, che possono giungere alla disgregazione del tessuto familiare e alla comparsa di franche manifestazioni di sofferenza psichica, emozionale e relazionale nel partner e negli altri conviventi.
Link utili:
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“Calcolatore del tasso alcolemico” realizzato dal Ministero della salute: http://www.salute.gov.it/portale/salutep1_5.jsplingua=italiano&id=209&area=Vivi_sano
- Associazioni di automutuo aiuto:
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Associazione italiana Alcolisti anonim: https://www.alcolistianonimiitalia.it/
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Associazione Italiana dei Club Alcologici Territoriali: https://aicat.net/
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associazione di familiari e amici di alcolisti: https://www.al-anon.it/
Numeri utili:
- Telefono Verde Alcol 800 63 2000 – Istituto Superiore di Sanità