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Campagna per la prevenzione dell’antibiotico resistenza
Il Servizio di Farmacia dell’ASP di Enna ha avviato la campagna per la prevenzione dell’antibiotico resistenza. Illustra la problematica la dottoressa Cinzia Di Martino, responsabile della Farmacovigilanza:
“Gli antibiotici, o antimicrobici, sono medicinali in grado di uccidere o impedire la proliferazione dei batteri in modo da curare le infezioni che colpiscono l’uomo, gli animali e talvolta anche le piante. Gli antibiotici sono medicinali che combattono le infezioni causate esclusivamente da batteri. Non esiste un antibiotico efficace contro tutti i tipi di batteri, ma esistono oltre 15 categorie diverse di antibiotici che si distinguono per struttura chimica e azione battericida.
Purtroppo gli antibiotici a nostra disposizione ultimamente non riescono più a curare molte infezioni causate da batteri che sono nel tempo diventati resistenti ai farmaci, un batterio presenta resistenza agli antibiotici o è “antibiotico-resistente” quando gli antibiotici specifici atti a contrastarlo non riescono più ad ucciderlo o ad impedirne la proliferazione. I batteri diventano resistenti a seguito di modificazioni genetiche, sopravvivono anche dopo la somministrazione dell’antibiotico e continuano a proliferare, allungando il decorso della malattia o portando addirittura alla morte del paziente. Le infezioni causate da batteri resistenti possono richiedere una maggiore assistenza sanitaria o il ricorso ad antibiotici alternativi e più costosi, che tra l’altro possono avere effetti collaterali più gravi.
La resistenza agli antibiotici è un fenomeno naturale causato dalle mutazioni genetiche a cui vanno incontro i batteri ma l’ uso eccessivo e improprio degli antibiotici accelera la comparsa e la diffusione dei batteri resistenti . I batteri sensibili muoiono quando entrano in contatto con gli antibiotici mentre, i batteri resistenti sopravvivono e continuano a moltiplicarsi e possono causare infezioni anche in altre persone che non hanno fatto uso di antibiotici.
Le autorità sanitarie britanniche hanno effettuato una ricerca in cui è emerso che se non verranno prese misure adeguate, entro il 2050 la resistenza agli antibiotici potrebbe rappresentare una causa di morte più pericolosa del cancro, portando alla morte di 10 milioni persone ogni anno nel mondo. Anche l’OMS nei più recenti rapporti ha evidenziato che l’antibiotico-resistenza è ormai un fenomeno diffuso in tutto il mondo e diventa sempre più preoccupante e, se non si corre ai ripari, la situazione potrebbe aggravarsi fino a un punto di non ritorno.
Tra le pratiche considerate più dannose c’è l’abitudine di fare uso degli antibiotici anche per trattare infezioni virali, dove non hanno alcuna utilità. Anche prendere i farmaci in modo diverso dalle prescrizioni, a dosi inferiori o per un tempo differente da quello raccomandato, si ritiene che possa contribuire a far sviluppare la resistenza. Altra pratica che di recente è stata messa sotto accusa è l’abitudine in molti ospedali non solo italiani di prescrivere cicli di antibiotici a scopo preventivo che invece sono raccomandati solo in pochissimi casi. Gli antibiotici continuano ad essere prescritti anche per situazioni in cui il loro uso non è giustificato, per esempio nei casi in cui le infezioni possono risolversi senza trattamento. Il problema è ulteriormente aggravato dall’assunzione autonoma senza prescrizione medica da parte di persone che hanno conservato scatole da precedenti prescrizioni. Altro aspetto rilevante è costituito anche dall’uso sistematico degli antibiotici come promotori della crescita in zootecnia, specialmente fuori dall’Italia. Nel complesso, le varie cause di abuso e di utilizzo inappropriato degli antibiotici hanno contribuito alla comparsa di batteri resistenti.”
La Direzione Strategica dell’ ASP di Enna ha intenzione di avviare diversi interventi atti a coinvolgere sia i pazienti sia i medici al fine di un uso consapevole degli antibiotici. L’ uso corretto degli antibiotici può contribuire ad arrestare il fenomeno, assicurando l’efficacia dei farmaci anche per le future generazioni. Su questa base, è importante sapere quando è appropriato prendere gli antibiotici e come prenderli in modo responsabile. Le campagne di sensibilizzazione dei cittadini infatti possono contribuire ad una riduzione del consumo degli antibiotici.
Tutti possono dare un contributo importante per diminuire la resistenza agli antibiotici.
Cosa possiamo fare noi:
- Seguendo le indicazioni del medico sull’assunzione degli antibiotici.
- Se possibile, prevenendo le infezioni attraverso le vaccinazioni.
- Lavando sempre le mani e assicurarsi che anche i bambini lo facciano, ad esempio dopo aver starnutito o tossito e prima di toccare cose, cibi o persone.
- Usando solo gli antibiotici specificamente prescritti dal medico e non gli antibiotici rimasti da una terapia precedente oppure ottenuti senza ricetta.
- Chiedendo al farmacista come smaltire i medicinali non utilizzati.
Cosa Possono fare i medici:
- Prescrivere gli antibiotici solo ove necessario, attenendosi linee-guida basate sull’evidenza. Se possibile prescrivere antibiotici specifici contro l’infezione e non “ad ampio spettro”.
- Spiegare al paziente come alleviare i sintomi di raffreddore e influenza senza ricorrere agli antibiotici.
- Spiegare al paziente l’importanza di una corretta assunzione degli antibiotici prescritti dal medico
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