Il Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (SPRESAL) e la cultura della sicurezza

Il Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (SPRESAL) dell’ASP di Enna intensifica l’attività di vigilanza sul territorio, con lo scopo di verificare l’adozione di tutte le misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e a individuare le eventuali inosservanze.

Il Servizio diretto dal prof. Ermanno Vitale, coadiuvato dal suo staff dr. Gandolfo Ferrigno (Dirigente Medico), dr. Valentino Gallina (Coordinatore delle attività Dipartimentali) e dai Tecnici della Prevenzione, dando seguito a quanto previsto dal “Piano Regionale della Prevenzione 2020 – 2025″, pone l’attenzione sul significato di “cultura della prevenzione” nei luoghi di lavoro, intesa come sommatoria di azioni aventi l’obiettivo di ridurre i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Il territorio di Enna con il suo variegato tessuto produttivo che va dall’agricoltura all’industria, dall’artigianato ai servizi, pone delle sfide importanti in tema di prevenzione negli ambienti di lavoro. Nonostante le statistiche degli ultimi anni hanno mostrato un lieve calo degli infortuni sul lavoro, grazie all’adozione di politiche mirate e all’incremento della consapevolezza sia da parte dei lavoratori che dei datori di lavoro, questo risultato, tuttavia, non è ancora soddisfacente. Ancora oggi assistiamo a morti sul lavoro che potevano essere evitate.”
Uno degli aspetti chiave nell’ambito della prevenzione degli infortuni sul lavoro è la formazione. Le aziende del territorio di Enna in questi mesi sono state assistite e sensibilizzate sul tema della prevenzione degli infortuni negli ambienti di lavoro in ambito edile e agricolo attraverso l’adozione dei Piani Mirati di Prevenzione (PMP), in attuazione del “Piano Regionale della Prevenzione 2020 – 2025”, e di concerto con le associazioni di categoria territoriali. Lo SPRESAL proseguirà l’attività formativa e l’assistenza sui setting lavorativi accanto all’incremento dell’attività ispettiva. “L’attività dell’organo di vigilanza non va vista come un mero adempimento normativo, ma come uno strumento atto a sviluppare un atteggiamento proattivo verso la sicurezza. La sfida è quella di ridurre nel territorio gli eventi infortunistici, continuando a lavorare affinché la sicurezza diventi una priorità inderogabile, parte integrante della cultura di ogni azienda”.

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